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Al momento del ricovero
In caso di ricovero ospedaliero sarebbe importante avvisare la Dottoressa perché:
- se fosse necessaria una relazione sulle patologie del Paziente, la Dottoressa potrà fornirla via email per facilitare il lavoro dei Colleghi ospedalieri.
- è possibile fornire ai Medici ospedalieri il numero di telefono della Dottoressa in caso di dubbi o difficoltà a comprendere le informazioni fornite in Ospedale.
Al momento della dimissione
- Al momento della dimissione, ricorda di farti prescrivere i giorni per l’assenza lavorativa (che sono competenza del Medico che effettua la dimissione)
- In caso di dimissioni di venerdì pomeriggio o sabato mattina, chiedi che ti vengano forniti i farmaci sufficienti a raggiungere il primo giorno lavorativo.
- In caso di pazienti anziani fragili:
- In caso di Pazienti non autosufficienti, avvisa la Dottoressa qualche giorno prima della dimissione per poter avere il tempo di organizzare un rientro sicuro del Paziente.
- In caso di difficile gestione domiciliare, è possibile far valutare al Medico ospedaliero l’opportunità di attivare un servizio dedicato alla valutazione delle esigenze del paziente denominata Agenzia di Continuità Ospedale-Territorio (ACOT). Tale agenzia valuterà la possibilità di eseguire una dimissione protetta.
Dimissione protetta
In caso di necessità mediche, infermieristiche o gestionali, il Servizio Sanitario Nazionale prevede la possibilità di effettuare una dimissione protetta. Ne esistono due tipi:
- Assistenza Domiciliare Integrata (ADI). L’assistenza domiciliare è un servizio erogato direttamente a casa dell’utente, che può comprendere prestazioni mediche, infermieristiche (esecuzione di flebo, medicazioni di ferite, ecc), riabilitative e socio-assistenziali. Viene richiesta dal Medico di medicina generale, il Medico ospedaliero, i Servizi Sociali, i familiari e il paziente stesso. Si tratta di una assistenza domiciliare comunque limitata nel tempo.
- Ospedale Comunità. Il Medico ospedaliero può richiedere una dimissione presso una struttura protetta nei casi in cui l’ADI non sia sufficiente o non sia possibile (per mancanza di un supporto familiare o perché necessaria un’assistenza infermieristica continuativa).